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Nido – Progetto educativo e attività

Progetto Educativo & Attività

Ogni anno le educatrici, terminato il periodo dell’inserimento durante il quale hanno avuto modo di osservare come i bimbi interagiscono tra loro, con gli adulti, con l’ambiente, predispongono il progetto educativo dell’anno che viene presentato ai genitori durante la riunione di novembre.

E’ necessario premettere che la programmazione educativa garantisce la qualità del nido ed è costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza.

La programmazione consiste nell’elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità, dall’intelligenza all’affettività, dalla socializzazione alla motricità.

La programmazione si articola in:
– attività o campi d’esperienza;
– progetti specifici con valenza sull’anno educativo in cui vengono proposti;
– progetti consolidati proposti ogni anno

GIOCO E ATTIVITA’ EDUCATIVE FINALIZZATE

Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della sua personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che lo circondano e ad inventare le cose che vorrebbe possedere.
Attraverso il gioco, il bambino impara a conoscersi e a sperimentare, associando liberamente anche l’adesione e l’accettazione delle regole che il gruppo si dà per giocare.

Le attività ludiche del Nido Marcelline Quadronno sono formulate tenendo conto dell’età dei bambini, delle loro capacità e del loro grado di interesse, affinché il singolo e il gruppo (anch’esso soggetto dell’apprendimento) possano imparare reciprocamente.

Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e di comportamento. Di conseguenza tutte le attività del nido sono espresse in forma ludica.

Le attività che vengono proposte ai bambini riguardano:
attività grafico-pittoriche;
attività manipolative;
attività linguistico-cognitive;
attività motorie;
attività simboliche.

IL GIOCO DI MANIPOLAZIONE

La mano ha un ruolo importante nella crescita, in quanto è un organo collegato alla psiche, che permette una conoscenza diretta del mondo, procurando sensazioni più o meno piacevoli.
Nelle attività di manipolazione vengono usati materiali diversi come creta, farina, sabbia, granaglie, acqua, carta, stoffa, colla, ecc. tramite i quali il bimbo inventa, crea e costruisce, esprimendosi e liberando tensioni, conflitti ed impulsi aggressivi.

IL GIOCO SIMBOLICO

Per gioco simbolico s’intende l’attività ludica del “far finta di…”; comincia attorno ai dodici/quindici mesi e va fino ai cinque anni, trasformandosi in un gioco con oggetti.
Il gioco simbolico si manifesta quando il bimbo è in grado di interiorizzare il mondo e di rappresentarlo attraverso strumenti cognitivi, come la memoria ed il ricordo.

IL GIOCO EURISTICO

Il gioco euristico viene proposto per i bambini dai dodici mesi fino ai ventidue mesi di età. I materiali offerti ai bambini, durante il gioco euristico, sono una scelta di oggetti di cartone pesante; materiale di uso comune; oppure una tipologia di oggetti che si trovano nel mondo reale dell’adulto.

Questi oggetti e molti altri offrono ai bambini l’opportunità di sperimentare infiniti modi di giocare e di organizzare tale materiale senza schemi prefissati dall’adulto. Questa attività può durare fino 45 minuti. Un terzo del tempo è importante destinarlo alla raccolta ed al riordino del materiale.

Il tempo del riordino ha la stessa importanza del gioco; infatti può considerarsi come l’estensione dell’attività stessa. Il riordino deve essere fatto con molta cautela, invitando con i gesti il bambino a mettere via gli oggetti richiesti, nel sacco tenuto aperto dall’adulto; questi risponderà con un “grazie”.

Le finalità sono: incoraggiare la scoperta dei nuovi elementi presentati; favorire una maggiore concentrazione; condurre il bambino alla concezione e alla concretizzazione del rapporto causa-effetto; creare tranquillità nel bambino.

IL GIOCO DEL “CESTINO DEI TESORI”

Il cestino dei tesori viene proposto verso i sette / otto mesi, età in cui nasce il bisogno di una grande varietà di oggetti per stimolare lo sviluppo dei sensi:
– il TATTO: consistenza, forma, peso – l’olfatto: varietà di odori
– il GUSTO: ambito più limitato, ma possibile
– l’UDITO: squilli, tintinnii, scoppiettii, scricchiolii
– la VISTA: colore, forma, lunghezza, lucentezza
– la SENSAZIONE del corpo in movimento.

Oggetti contenuti nel cestino dei tesori sono oggetti naturali, di legno, di metallo, di pelle, di tessuto…. Il cestino dei tesori è un modo pratico di raccogliere oggetti e renderli utilizzabili per i bambini che stanno seduti.

Due sono i punti chiave di questo gioco: la conoscenza dei materiali più diversi e il ruolo dell’adulto che dà sicurezza attraverso la sua presenza attenta, ma non intrusiva.
Pur nell’approccio globale che caratterizza il Nido, le esperienze che i bambini vanno compiendo sono riconducibili a specifici “campi di esperienza”, a specifici ambiti del fare e dell’agire del bambino.